Come evidenziato da recenti fatti di cronaca, uno fra tutti l’integrazione della tecnologia blockchain nell’apparato amministrativo della provincia di Odessa, l’Ucraina si sta ritagliando un posto d’onore a livello europeo per quanto riguarda la diffusione di Bitcoin.
In un’intervista rilasciata a Cointelegraph, Pavel Kravchenko, consulente per la piattaforma Decent, cofondatore di DistributedLab e divulgatore di Bitcoin e della tecnologia blockchain, ha delineato le caratteristiche di tale fenomeno.
Innanzitutto Bitcoin è abbastanza diffuso in Ucraina come metodo di pagamento, utilizzato soprattutto dai professionisti freelance, dagli investitori e per effettuare transazioni verso l’estero, il tutto coadiuvato dalla presenza di una manciata di exchange giovani ma fino ad ora efficienti. La tecnologia blockchain invece non è altrettanto nota al grande pubblico, ma rientra in un progetto di e-governance a lungo termine studiato dal governo, come appunto testimoniato da quello che sta accadendo sperimentalmente ad Odessa.
Dal punto di vista della regolamentazione sia le istituzioni pubbliche che private sono neutre nei confronti di Bitcoin; spesso le transazioni svolte utilizzando le criptovalute vengono monitorate per osteggiare il riciclaggio di denaro e finanziamenti illeciti, ma a parte ciò non esistono limitazioni per quanto riguarda lo sviluppo e la ricerca.